sabato, gennaio 27, 2007

Tulum (Caribe) - Spiaggia, tucani ed i Maya















Sabbia bianca come la farina, acqua celeste, la barriera corallina e le più ricche rovine maya di Chichenitza e Tulum.


Verso sera tutti in spiaggia a giocare a calcetto...stasera io ed un mio amico italiano ci tatueremo le quattro stellette sul petto.

giovedì, gennaio 25, 2007

Selva lacandona - Lacanjà

Le strade del chiapas sono piene di gente, alcuni seduti sul bordo, altri in mezzo alla corsia, trasportano, vendono, offrono cose; montano in 10 sul retro di un furgone perchè vanno a lavorare oppure montano in 10 su un furgone perchè sono 10 in famiglia.
La carretera fronteriza corre lungo la frontiera con il Guatemala e collega il sito archeologico di Palenque con la Selva lacandona.

La selva offre ospitalità a tre colonie indigene autogestite. Le decisioni vengono prese da un assemblea che accoglie tutti gli abitanti della zona (circa 2000) e viene presieduta da un "capovillaggio" che ogni tre anni viene rieletto per garantire l'alternanza. Tutti gli abitanti hanno diritto di voto e le decisioni si stabiliscono a maggioranza. Tutti hanno diritto ad un pezzo di terra da coltivare ma i principali introiti sono garantiti dai turisti che vengono in zona a visitare i siti archeologici.

La carretera è una fonte di vita e determina l'insorgere di tutta una serie di attività commerciali indirizzate ai visitatori che timidamente si affacciano in questi villaggi dispersi nella giungla.
Si vedono bambini commercianti di mais e suoi derivati, bambini che corrono a piedi nudi nel fango inseguendo le galline, donne immerse nell'acqua di un torrente a lavare i panni, insegne scritte a mano che offrono: mais, formaggio, cocacola, benzina, vulcanizzazione della gomma, alloggi ed amache per riposare.
Alcune insegne dello stato affermano che tutte le promesse per il chiapas sono state compiute e che altri prgetti per l'acqua potabile e la costruzione di scuole sono attualmente in atto, altre insegne affermano l'aderenza dei vari villaggi all'EZLN.

Il furgone collettivo mi ha lasciato in corrispondenza di un posto di blocco dell'esercito in una delle tre colonie che prende il nome di Nuova Palestina; Da questo spiazzo ho preso il taxi n.45 del signor Israel Ruiz Diaz, ho pensato alla casualità che mi ha fatto incontrare Israele in Palestina in corrispondenza di un check point dell'esercito.
Israele mi spiega che sono lì per controllare il traffico di droga.
Mi faccio portare alle capanne del signor Enrique Panagua Chanklin, anche lui un colono lacandòn che parla un antico dialetto della lingua maya e vive nella colonia di Lacanjà.
A questo punto sono le 19:00, è buio e parla solo la natura.
Mi ritiro nella capanna assegnatami dal capo e aspetto che il sonno mi rigeneri.

martedì, gennaio 23, 2007

Alcune foto degli ultimi giorni







San Cristobal de las casas (mamma con bambino e mercatino colorato) ed Il tempio Maya di Palenque comletamente nascosto dalla giungla.

lunedì, gennaio 22, 2007

Esperienze magiche e tragiche.


Questa storia é di due notti fa:

una corda lega il pomello della porta della mia camera di albergo in Tuxla Gutierrez; una sedia posta inclinata appoggiandosi con lo schienale alla porta sará il mio campanello d'allarme...
Guillelm é in agguato!
Il gestore di questo posto squallido mi ha appena offerto alloggio gratuito in cambio di alcune particolari prestazioni.
G: Ciao Daniele, che bei rasta che porti, da quanto tempo li hai?
D: Ciao Guillelm, domani vado via presto, i capelli? da tre anni.
G: Senti ma quanti anni hai? sei sposato?
D: Si la stanza va bene e il prezzo anche, ho 26 anni e non sono sposato ma ho unA fidanzatA
G: senti ma ti farebbe piacere inciuciare un po stanotte con qualche ragazza o roba del genere?
D: cosa intendi per inciuciare?
G: praticare il sesso...
D: no grazie.
G: nn ti piace il sesso?
D: non mi piace pagare per il sesso
G: io non ti farei pagare e ti farei uno sconto sulla stanza, pensaci sono di sotto solo soletto...
D: no grazie, BELLA!

domenica, gennaio 21, 2007

Chiapa de Corzo - Sincretismi religiosi
























A chiapa de corzo si festeggia S. Sebastiano, un martire che fu trafitto da frecce in tutto il corpo per essersi rifiutato di abiurare la sua fede.
Tutti gli uomini del paese si travestono con un abito tradizionale abbastanza eccentrico costituito da un copricapo a scopettino con setole simulanti una parrucca bionda, una maschera che copre completamente il viso, ed un abito di tessuto coloratissimo con mille drappeggi e fronzolini.
La maschera rappresenta palesemente i tratti somatici degli spagnoli ma i costumi ed il "chin chin", contenente semi di mais e fagioli, sono sicuramente frutto di una tradizione preispanica.
L'individuo agghindato in questo modo prende il nome di "parachico"; la leggenda cattolica vuole che un giorno di quattrocento anni fa in questo posto arrivó una donna spagnola molto ricca con un bambino gravemente malato. Dopo aver ricevuto le cure di un curatore/stregone del villaggio, il ragazzino miracolosamente si salvó. Per riconoscenza la donna distribuí ogni bene alla gente del villaggio e tutti uscirono in strada a ringraziarla ed a festeggiare il bambino miracolato("para chico"). Il costume indossato dalle donne e le loro acconciature, simili a quelle tradizionali spagnole, unito al fatto che esse portano anche dei cesti con cui distribuiscono coriandoli per strada, sembrano voler ritrarre la benefattrice della leggenda. Quello che invece non riuscivo a spiegarmi era l'abbigliamento tanto stravagante degli uomini.
Tra le tante versioni ascoltate per strada, quella che mi sembra piú plausibile parla di un antico rito maya in cui si accompagnava un sacrifcio umano a delle danze agli Dei che dovevano essere propiziatorie all'ottenimento di un fecondo raccolto. Con gli spagnoli, probabilmente, il sacrificio umano si é trasformato nel sacrificio di S. Sebastiano e gli attrezzi utilizzati anticamente per la semina sono diventati i "chin chin" che adesso caratterizzano questa festa creando un'atmosfera
particolare. Quello che invece si é conservato dall'antico rito é il costume variopinto e l'utilizzo della maschera, giá praticato dai maya, che pero adesso rappresenta, forse, l'inganno degli spagnoli ed il loro fallimentare tentativo di cammuffare una tradizione antica.

sabato, gennaio 20, 2007

Momo in Chiapas




purtroppo non mi é stato possibile mettervi su qualche foto scattata questa mattina...la USB del computer a cui mi sono connesso non funziona.

Oggi mi trovo a Chiapa de Corzo e fra un po una imbarcazione mi porterá attraverso un fiume a visitare un grosso canyon che si sviluppa nella giungla, se avró fortuna vedró i coccodrilli, se avró sfiga saró mangiato dai coccodrilli.

In questo stato del messico si nota subito una discrepanza fra la situazione di povertá vissuta dalla gente (discendenti dei maya) nei cinturoni della miseria (come si chiamano le baraccopoli che circondano le cittá) ed i messaggi rassicuranti comunicati dall'ammistrazione lungo le strade. La metá della cittadinanza che ho incontrato finora indossava una divisa di un qualche corpo di polizia.

Adesso vi lascio, stasera saró a San Cristobal de las casas.

venerdì, gennaio 19, 2007


AVVISO UFFICIALE!!!
mi è stato fatto presente che non era possibile inserire commenti senza essere registrati,
volevo avvisarvi che da oggi è possibile perche ho cambiato le impostazioni...
non ve preoccupate che piano piano pur'io gliel'ammollo!
Un bacio.
momo

Y tu mama tambien...






Inizia il mio viaggio solitario,
mi faccio aiutare da cugini e sorelle di Loli per tracciare sulla mappa le tappe fondamentali del mio viaggio, in base a quello che voglio vedere e al tempo che mi separa dal volo dell'inesorabile ritorno...
Il casino nella ricerca del percorso migliore, rapido, sicuro ecc... mi ha fatto pensare alla scena della pianificazione del "recorrido" che doveva portare i due protagonisti del film "y tu mama tambien"da Città del Messico alla costa del pacifico nella bahia della "boca del cielo".

Prima tappa: "La boca del cielo"
La mia prima tappa è stata la località di Huatulco nello stato di Oaxaca,
sono alloggiato in un albergo più che dignitoso da ieri mattina e ho iniziato le mie escursioni...
dopo le cascate magiche in cui ho fatto vari meravigliosi bagni rinfrescanti nel mezzo della foresta tropicale,
oggi vagando in barca fra le varie calette e baie vergini del pacifico che caratterizzano questa costa, mi sono imbattuto nella "boca del cielo", che sulla terra ferma in realtà si chiama "bahia de cacatula"(il nome è basato sui miei ricordi quindi necessita di un controllo successivo).
Domani trascorro una giornata trastullandomi ancora un po, poi alle 20:30 (ora locale) parto per San Cristobal de las Casas in Chiapas, forse avrò la fortuna di stare un pò più a contatto con gli indios.
A presto!
Daniele.

Credenze e miracoli



Puebla 16_01_2007


Nel 1521 arrivarono gli spagnoli, accolti come dei
decimarono la popolazione indigena con mattanze e infermità sconosciute, sacrificarono culture e religioni centenarie sugli altari dorati della chiesa cattolica e delle sue credenze.

Mexico: Il templo mayor della Tenochtitlan azteca fu demolito nel giro di pochi mesi e sulle sue macerie fu costruita la imponente cattedrale metropolitana.

Puebla: A Cholula, cittadina a pochi km dalla città di Puebla, il santuario di "nuestra señora de los remedios" fu edificato, come un fungo parassita, in cima alla piramide più grande del mondo, appartenente al IV secolo D.C.; tuttora la chiesa cattolica non permette che si faccia pulizia togliendo la vegetazione infestante che deturpa la piramide e la rende poco più che una collina rocciosa. Cholula conta 365 chiese, una per ogni giorno dell'anno.

CREDENZE e MIRACOLI:
Oggi la popolazione indigena conta circa 1 milione di "esemplari". Essi sono riusciti più o meno a tramandare il "nahuatl"(idioma indigeno) facendo a meno dei testi e codici alfabetici antichi che furono dati alle fiamme. Prima della colonizzazione gli autoctoni erano 25 milioni e adoravano dei pagani.
Oggi il 90% della popolazione messicana è cattolica.
Nel 1521, anno dell'invasione, a Città del Messico un contadino avvistò la Vergine, identificata e venerata poi per sempre come la Vergine di Guadalupe; nello stesso periodo a Puebla, degli angeli innalzarono le campane della cattedrale de los angeles, troppo pesanti per essere sollevate da braccia umane.
Molti altri miracoli come questi, probabilmente, hanno favorito la "miracolosa" conversione al cattolicesimo di un popolo intero nel giro di pochi anni,
per fortuna però, ancora oggi si incontra qualcuno per strada che pratica lapulitura dello spirito ("limpia"), prende energia levando le mani al sole, festeggia il giorno dei morti facendogli delle offerte e crede nella reincarnazione dell'anima.

mercoledì, gennaio 17, 2007

Los Aztecas



Ciao a tutti amici cari,Dunque oggi ho un po di tempo in piú, e quindi mi metto in rete!Riassunto puntate precedenti e mai pubblicate:Ieri mattina siamo andati allo "zocalo" quartiere centrale della cittá, abbiamo visitato la cattedrale che i coloni spagnoli hanno costruito dopo aver abbattuto le meravigliose piramidi azteche;domanda: la fottuta chiesa non si poteva fare affianco alle piramidi invece che sopra?risposta: no, perche se preservi una cultura come fai ad evangelizzare e fare il lavaggio del cervello ai "selvaggi"?Comunque dopo la chiesa, che nn ha nulla di piu e nulla di meno delle solite chiese del XVI secolo (i soliti muri completamente rivestiti dell'oro usurpato agli indigeni)siamo andati a visitare la zona archeologica, ovvero quello che resta della cittá Azteca di "Tenochtitlan" (come si chiamava il messico prima, e significa, in nahatl, tipo "terra del fico d'india") insieme con i museo che contiene i ritrovamenti rinvenuti quando si resero conto (tipo 4 secoli dopo) che il canale dell'acqua che stavano costruendo si scontrava con delle pietre a forma di "serpente piumato". Per comprendere un po meglio le culture dei popoli preispanici, siamo andati a visitare il palazzo nazionale (ex sede del potere esecutivo credo)che contiene i murales di Diego Rivera, attraverso quegli affreschi il tipo ci ha raccontato tutta la storia del messico, tutte le culture preispaniche e tutte le oppressioni che il popolo indigeno prima, e quello meticcio dopo ha dovuto subire in centinaia di anni di oppressione.Verso sera, dopo aver mangiato un panino con cotoletta, chili, ananas, avocado e altra roba abbiamo fatto una visita meravigliosa alla casa azzurra di Frida Kalho, e la messicanitá che trasmette quel posto non potete capire quanta energia e curiositá mi ha trasmesso...per sfortuna non si poteva fare nessuna foto, ma io mi sono arrischiato, perche almeno la sua cucina la dovevate vedere.La notte abbiamo visto i "mariachi" sorseggiando la tequila in piazza garibaldi.Oggi siamo andati a visitare il sito archeologico di Teotihuacán con le meravigliose piramidi del Sole e della Luna...un posto magico, e a testimonianza di questo fatto in cima alle piramidi abbiamo trovato dei tizi che alzavano le braccia al sole e chiudevano gli occhi come per ricaricarsi di energia... io pure mi sono ricaricato di energia, infatti mi hanno preso per il culo tutto il giorno per il fatto che prima ero bianco come il latte e poi sono diventato rosso garbero.Una cosa fondamentale da dire é che l'accoglienza di queste persone mi mette a disagio, a volte la cugina e la zia di loli non si siedono a tavola per fare posto a me, in cima ad una piramide un gruppo di ragazzi ha voluto che ci facessimo delle foto come per salvare nella memoria le poche chiacchiere che ci siamo scambiati mentre trovavamo il coraggio di iniziare la discesa.Solo gli indigeni (o indios) non si sono mai dimostrati disponibili dal momento che non hanno mai voluto che facessi una foto alle loro coloratissime bancarelle, forse ancora vedono negli occhi degli europei gli stessi occhi di Hernan Cortes, non riesco a biasimarli (vedremo in Chiapas se cambio idea).tutto qui mi costa da poco a pochissimo, una birra 20-30 eurocents, un panino con carne 10 pesos che sarebbe come 60 centesimi e via discorrendo.Mangiamo in continuazione e mangiamo piccante;Oggi pomeriggio Regina, la cugina di Loli, stava leggendo la mia guida del cacchio e mi sono vergognato quando mi ha chiesto che significava la seguente frase:"Terra di ristrettezze e miseria, apatia e diffidenza, che trova un brillante rivescio nelle fiestas violente e frenetiche, piene di danze, disordini, eccessi e comunione con le antiche civiltá." ho esitato a tradurre, poi me l'hanno letto in faccia il disappunto e hanno aggiunto: "sono sempre gli altri che vengono a parlare di noi e non ci lasciano mai raccontare noi stessi, Daniele perche non ci hai portato qualcosa da mangiare dal momento che viviamo in miseria"Ho controllato l'identitá degli autori della guida lonely planet, si chiamano: john, Sandra, Susan, Beth, Michael, Morgan, Andrew, Suzanne, Michael, Daniel, Iain, Wendy ed io aggiungerei anche MEL GIBSON; NESSUN MESSICANO.Tutto si é concluso con un semplice "no mames guey! no mames!"tipico di Mexico.PS: domani vado a Puebla per un giorno, dopo di che mi separo dagli amici e parto per lo stato di Oaxaca.--------------

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momo ed io non siamo molto compatibili ma dobbiamo rassegnarci a convivere.