giovedì, maggio 15, 2008

Lo schifo sotto il sasso

Negli ultimi tempi mi sono trovato spesso ad intervistare degli extracomunitari,

non so perché, forse perché ancora se ne trovano, in giro per le strade di Milano, ancora capita sui marciapiedi o in metropolitana...


Con lo stesso stupore che provavo da bambino, quando, dopo un acquazzone estivo, incontravo le ranocchie sulla strada verso il mare, con la stessa curiosità scientifica che mi portava a sollevare il sasso dal terriccio per scovare lo schifo di insetti che vi si erano rifugiati, lì sotto, nel Mio bosco a centinaia! nella terra sotto al Mio sasso...


Con gli stessi sentimenti, ultimamente ho intervistato Fidel,

un ragazzo dell'equador omosessuale.

Era contento Fidel, con il suo lavoro riusciva a pagarsi la macchina ed una casa in condivisione con altre 12 persone...

era contento Fidel, io invece ho provato vergogna per la mia curiosità di voler scovare lo schifo nascosto sotto il sasso.

17 commenti:

Cristiano ha detto...

Purtroppo viviamo in un epoca fatta di apparenza, di sensazionalismo, di invidia e di odio. Daltronde ogni bambino italiano è stato abituato sin da piccolo a "temere l'uomo nero", tanto che questo terrore infantile deve averlo in qualche maniera somatizzato, al punto da esternarlo quotidianamente dando addosso con violenza al diverso, a colui che non si conosce. Eppure, alle volte, sarebbe sufficiente scambiare qualche parola e trovare che, in fondo, abbiamo le medesime debolezze e siamo tutti uguali nell'infuocato cerchio della vita.

Anonimo ha detto...

MOMO tu sei lo stesso che rende il mondo meno vivibile, colui che alimenta lo stesso odio che denunci.
IL MALE é DENTRO DI TE.
MOMO è MORTO

Momo ed io ha detto...

Finalmente!
ti aspettavo caro anonimo,
chiunque tu sia...
potresti esplicitare meglio il senso di quello che scrivi?
Un saluto!

Momo Vive

Anonimo ha detto...

"Esplicitare", ma come scrivi....
Momo desueto e passatista, relitto imbelle della società.
Momo non è che un'idea, irrealizzabile .
Momo pura retorica da quattro soldi.
Momo teatrante senza contenuto.

Espilcitato???!!!!

Come on...

Cristiano ha detto...

Ma chi è st'esaurito/a???

Momo ed io ha detto...

Non penso che una persona possa essere mai NON-DESUETA,

Sei l'anonima espressione di questo tempo in cui la gente non è "persone" ma numero da snocciolare nelle piazze, nelle schede elettorali, nelle carceri, nelle morti, negli "effetti collaterali" delle bombe...
Sei l'anonima espressione della società "pragmatica" che pensa che 80000 mila morto in Cina non sono molti se pensiamo che i cinesi sono 1400000000 "unità".

Passatista=Conservatore
E' la prima volta che me lo sento dire.

Anonimo ha detto...

Non importa il mio nome, la mia faccia.
Avete bisogno di un bersaglio... io non contesto le vostre idee, ma il modo, la maniera, lo stile.
Siete voi al di sopra del giudizio, volete arrogarvi il diritto dell'essere incontestabili...
Questa è la pratica censoria di chi non accetta la dialettica del ragionamento.
Io riconosco ogni singola vittima dell'essere umano e della sua pratica industriale.
Riconosco l'alienazione prodotta dalla ripetizione pedissequa del gesto meccanico.
Riconosco altresì la riduzione a matricola aziendale prodotta dell'istituzione totale, che tu MOMO, servi con il cervello e la prassi.
Chi è diverso non è esaurito.
Riconosco gli effetti collaterali che anche tu produci e dovresti riconoscere.

Ti sono molto vicino
Watch the mirror

Momo ed io ha detto...

Sono il dotto biliare di Jack.
Sono la vendetta sghignazzante di Jack.
Sono la vita sprecata di Tyler.
Io sono l'ardente senso del rifiuto di Jack.
Sono il cuore spezzato di Tyler.

Anonimo ha detto...

Quelli a cui dai la caccia sono le persone da cui dipendi, noi cuciniamo i tuoi pasti, togliamo la tua immondizia, colleghiamo le tue telefonate, guidiamo le tue ambulanze, ti sorvegliamo mentre stai dormendo. Non fare lo stronzo con noi! (Tyler)

Momo ed io ha detto...

Tu non sei un delicato e irripetibile fiocco di neve.
Tu sei la stessa materia organica deperibile di chiunque altro e noi tutti siamo parte dello stesso cumulo in decomposizione.
Io sono la merda canterina e ballerina del mondo.

La pubblicità ha spinto questa gente ad affannarsi per automobili e vestiti di cui non hanno bisogno.
Intere generazioni hanno svolto lavori che detestavano solo per comperare cose di cui non hanno veramente bisogno.
Dobbiamo mostrare la libertà a questi uomini e a queste donne rendendoli schiavi e mostrare loro il coraggio spaventandoli.
Forse l'automiglioramento non è la risposta. [...] Forse la risposta è l'autodistruzione.
Dato un lasso di tempo abbastanza lungo, per tutti la percentuale di sopravvivenza precipita a zero.

Sono un ragazzo trentenne e mi domando se un'altra donna è davvero la risposta che mi occorre.
Le cose che una volta possedevi, ora possiedono te.

Momo è morto dici?
Se questa può essere l'ultima volta che ti vedono, ti vedono davvero. Tutto il resto finisce fuori della finestra, il conto in rosso e le canzoni alla radio e i capelli in disordine. Hai la loro piena attenzione. La gente ti ascolta invece di aspettare il suo turno per parlare...

Anonimo ha detto...

Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere.

Cristiano ha detto...

Un consiglio spassionato: Per cortesia, CAMBIATE SPACCIATORE!!!

mattuoto ha detto...

E' bello tutto questo...

Sinceramente resto perplesso, mi pare un po' come spararsi addosso a salve senza né capo né coda.

mah...

vania ha detto...

Pasolini, nel suo libro "lettere Luterane" scrive:
La tolleranza è solo puramente casuale,nominale.Non conosco un solo esempio o caso di tolleranza reale. Questo perchè una "tolleranza reale" sarebbe una contraddizione in termini. Il fatto che si "tolleri" qualcuno è lo stesso che lo si condanni. La tolleranza è, anzi, una forma di condanna più raffinata.Nessuna maggioranza non potrà mai abolire dalla propria coscienza il sentimento della "diversità" delle minoranze.La figura mentale del ghetto sopravvive invincibile. Il negrò sarà libero, potrà vivere nominalmente senza ostacoli la sua diversità ma egli resterà sempre dentro un "ghetto mentale", cioè della maggioranza.



Ciao caro, sono contenta di aver "riesumato" il tuo blog, lo trovo interessante e divertente.
La prossima volta che scendi da queste parti mena nu fiscu!!! vania

Anonimo ha detto...

Salve fin dagli albori dell'umanità, un pugno di oppressori si è arrogato il diritto di dirigere le nostre vite, un diritto che avremo dovuto riservarci. Così facendo, ci tolsero il nostro potere. Permettendoglielo, ci arrendemmo. Dopo i campi e le guerre, sapremo dove ci condurranno... al macello. L'anarchia però è diversa. Con l'anarchia la vita e la speranza rinasceranno dalle rovine. Dicono che l'anarchia è morta. Eppure la notizia della mia morte era esagerata. Stanotte dovete decidere del futuro. Vivere liberi o ritornare alle catene. Scegliete saggiamente.
adieu.

Momo ed io ha detto...

Ma scusate,
la Signora Anarchia non era caduta giù da una finestra?

Vania,
che bello sentirti!
proprio ieri sera mentre ero lì che passavo il tempo su www.padanialibera.blogspot.com ho riletto il "romanzo delle stragi" di Pasolini...
Bella coincidenza che tu sia qui e che mi venga a parlare proprio di lui.
Un saluto a te, alla signora Anarchia e all'Anonimo Tyler Durden.

vania ha detto...

:)

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momo ed io non siamo molto compatibili ma dobbiamo rassegnarci a convivere.