giovedì, gennaio 25, 2007

Selva lacandona - Lacanjà

Le strade del chiapas sono piene di gente, alcuni seduti sul bordo, altri in mezzo alla corsia, trasportano, vendono, offrono cose; montano in 10 sul retro di un furgone perchè vanno a lavorare oppure montano in 10 su un furgone perchè sono 10 in famiglia.
La carretera fronteriza corre lungo la frontiera con il Guatemala e collega il sito archeologico di Palenque con la Selva lacandona.

La selva offre ospitalità a tre colonie indigene autogestite. Le decisioni vengono prese da un assemblea che accoglie tutti gli abitanti della zona (circa 2000) e viene presieduta da un "capovillaggio" che ogni tre anni viene rieletto per garantire l'alternanza. Tutti gli abitanti hanno diritto di voto e le decisioni si stabiliscono a maggioranza. Tutti hanno diritto ad un pezzo di terra da coltivare ma i principali introiti sono garantiti dai turisti che vengono in zona a visitare i siti archeologici.

La carretera è una fonte di vita e determina l'insorgere di tutta una serie di attività commerciali indirizzate ai visitatori che timidamente si affacciano in questi villaggi dispersi nella giungla.
Si vedono bambini commercianti di mais e suoi derivati, bambini che corrono a piedi nudi nel fango inseguendo le galline, donne immerse nell'acqua di un torrente a lavare i panni, insegne scritte a mano che offrono: mais, formaggio, cocacola, benzina, vulcanizzazione della gomma, alloggi ed amache per riposare.
Alcune insegne dello stato affermano che tutte le promesse per il chiapas sono state compiute e che altri prgetti per l'acqua potabile e la costruzione di scuole sono attualmente in atto, altre insegne affermano l'aderenza dei vari villaggi all'EZLN.

Il furgone collettivo mi ha lasciato in corrispondenza di un posto di blocco dell'esercito in una delle tre colonie che prende il nome di Nuova Palestina; Da questo spiazzo ho preso il taxi n.45 del signor Israel Ruiz Diaz, ho pensato alla casualità che mi ha fatto incontrare Israele in Palestina in corrispondenza di un check point dell'esercito.
Israele mi spiega che sono lì per controllare il traffico di droga.
Mi faccio portare alle capanne del signor Enrique Panagua Chanklin, anche lui un colono lacandòn che parla un antico dialetto della lingua maya e vive nella colonia di Lacanjà.
A questo punto sono le 19:00, è buio e parla solo la natura.
Mi ritiro nella capanna assegnatami dal capo e aspetto che il sonno mi rigeneri.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Momoooooo!
Ciao

Anonimo ha detto...

Oggi è una giornata infinita quì in Studio.
Non ho voglia di fare un cazzo...così mi dedito a riempire il tuo fottuto blog di volgarità! Sei contento dannato Momo? C'ho i coglioni che si gonfiano al ritmo del tempo che passa (molto ma molto lentamente). Peraltro, sbattono contro un uccello che se ne stà noiosamente rintanato tra le due saccocce scrotali. Puzzo come una latrina, visto che Mamma ha fritto tutto il giorno arancini di riso (credo) e rapi cauli. Mi faccio così schifo da vergognarmi se qualcuno mi si avvicina. Emano delle zaffate pestlenziali. E tu?

Anonimo ha detto...

No, non posso credere che Cristiano abbia scritto simili volgarità...Ma cosa ti è successo?? Suvvia!non lasciarti prender dal tedio!
Comunque sul fatto che puzzi...niente da sindacare!

Anonimo ha detto...

Cara Sara, mi hai colto in un momento di umana debolezza. Di questo ti chiedo perdono. Confido, comunque, che il tuo giudizio su di me non ne sia stato gravemente compromesso. In caso contrario...STI CAZZI !!!!!!!

Anonimo ha detto...

A proposito Sara...bello il tuo blog!!!

Momo ed io ha detto...

non ho il tempo di scrivere qualcosa di troppo elaborato, mi scuso per questo ma sono in una capanna sulla spiaggia dei caraibi e condivido la stessa con altre 3 persone che mi aspettano.
Sappiate che vi leggo e che presto saro in grado di elaborare qualcosa di piu'.
Ciò.
Sara un blog!!!!!!!!!MENA!

Momo ed io ha detto...

dite a mamma che sto benissimo e che nn se deve preoccupa di nulla...sono in una zona più che turistica quindi tranquilla.
Non la chiamo perche sono in spiaggia e siamo lontani dal paese e quindi da internet.

Anonimo ha detto...

Ho ben altro a cui pensare che scrivere un blog...E poi chi mi dice che tu, Momo, non lo riempiresti di commenti anonimi,tendenziosi,provocatori e sgraditi??No no, ti conosco fin troppo bene, saresti capace di farlo!Per adesso mi diverto a scrivere commenti senza senso sul tuo...

Anonimo ha detto...

Quanto a Cristiano, sarei curiosa di leggere un suo blog... Magari basato sulle avventure che coinvolgono le sue parti maschili...No!Credo che ci si annoierebbe a morte!

Momo ed io ha detto...

Ciao Sasà,
finalmente da queste parti,
a no menchia! Sara sinti, ciò!

Anonimo ha detto...

Cara Sara,
il tuo interesse per le mie parti maschili mi indigna. Ricordati che Mattuoto è mio fratello!!!

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momo ed io non siamo molto compatibili ma dobbiamo rassegnarci a convivere.