venerdì, febbraio 29, 2008

E la morale?


Insomma nel bosco ci stavano le formiche e le cicale.
Le formiche lavoravano tutto il giorno, schioppandosi un sacco di strada, arrampicandosi ovunque senza protezione e trascinando fino al formicaio le briciole che il bosco lasciava loro.

Le cicale passavano la giornata a non fà un cazzo, quando c'avevano fame andavano alla casa delle formiche, che tanto stavano tutte in fila a lavorare, e se fregavano il cibo che queste avevano messo da parte; tutto il resto del tempo si mettevano sugli alberi a cantare, scandendo, con il loro ritmo autistico, il tempo a tutti gli esseri del bosco.
Alla sera osservavano stupide le vite degli altri passare sotto le luci a neon.

Sempre più spesso le formiche morivano, schiacciate dalle briciole, cadendo dagli alberi o sotto la puzza del baigon. Cosicchè un giorno cominciarono ad incazzarsi e organizzandosi in sindacati, indissero uno sciopero.
Le formiche da quel giorno iniziarono a mangiare le briciole che gli bastavano alla sopravvivenza non mettendo più nulla da parte. Alla sera in compagnia delle cicale affamate, iniziarono a guardare la vita degli altri che passava sotto le luci al neon.

Le cicale dal canto loro, non trovarono più sostentamento nelle risorse ormai esaurite delle formiche e con il tempo, smisero di cantare e la sera, stanche e prive di energia si addormetarono.
Le formiche, che apprezzavano sempre di più la vita notturna, non furono più in grado di riprendere il lavoro e mangiarono tutte le cicale morte.
il bosco in breve tempo perse il suo ritmo autistico e la vita si spense...


MA ALMENO STE CAZZO DE CICALE NON RUPPERO PIU' I COGLIONI!

2 commenti:

Cristiano ha detto...

E le cicale: cicale, cicale, cicale ... e la formica ... quella non cicalemica...

Momo ed io ha detto...

Le cicale stannu male,
li furmiculi, invece, so pacci!

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momo ed io non siamo molto compatibili ma dobbiamo rassegnarci a convivere.