sabato, gennaio 27, 2007

Tulum (Caribe) - Spiaggia, tucani ed i Maya















Sabbia bianca come la farina, acqua celeste, la barriera corallina e le più ricche rovine maya di Chichenitza e Tulum.


Verso sera tutti in spiaggia a giocare a calcetto...stasera io ed un mio amico italiano ci tatueremo le quattro stellette sul petto.

6 commenti:

vania ha detto...

posso giocare anche io a calcetto???
...forse non ce la faccio con i tempi...è un po' tardi, poi con il fuso orario non ci capisco niente...vabbè buona serata!!!

Anonimo ha detto...

Bravo, bel viaggio; un po' di invidia e due osservazioni:

- uno dei figli di mia sorella nel
suo linguaggio infantile chiamava
momi i pomodori;

- i viaggi di ritorno sono sempre
molto tristi, inutile negarselo,
ma come disse il buon Berthold a
Gervaise: "L'intervallo e`
finito piccola. Deve riprendere
il suo posto nel gran troiaio.

Coraggio.

Momo ed io ha detto...

Caro/a Bezuchova,
finalmente ci si risente cominciavano a mancarmi le tue lezioni di pragmatismo ed esperienza...

Osservazione 1: riferisci a tuo nipote che i soprannomi non si possono mai scegliere e non si puó far altro che accettarli,
in fondo meglio pomodoro che zucchina o tiaulicchiu.

Osservazione 2: AHIMÉ!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mi sa che é giunto il momento delle scelte improrogabili, bisogna esser forti per non essere schiacciati come un pomodoro spulisciato.

A presto!

Anonimo ha detto...

Lezioni di pragmatismo ed esperienza? Non mi sono mai sentito cosi' anziano.

rosquilleta ha detto...

un lugar precioso...
afortunadamente, mejico siempre estará ahy.
un saludo con muchos mimos

Momo ed io ha detto...

Hola rosquilleta,
cuando llegaste por esos lados?
desde ahora estoy en busca de trabajo y aqui es invierno...
Por suerte, como me comentabas, mejico siempre estarà allì, esperandonos.
Un abrazo...

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momo ed io non siamo molto compatibili ma dobbiamo rassegnarci a convivere.